LA FAUNA

 

La varietà degli ambienti naturali, in funzione delle diverse altitudini e delle origini geologiche e geomorfologiche offrono gli habitats ideali per un campionario notevole di specie animali, sia stanziali che migratorie. Sostanzialmente è rappresentata la fauna degli ambienti mediterraneo-montani dellIsola con alcune specie rare e direttamente minacciate, con altre esclusive delle realtà insulari sardo- corse, con sottospecie di grande interesse zoogeografico e scientifico. Certamente in epoche storiche nemmeno tanto remote la fauna del territorio di Tonara era sicuramente più varia. Di cervi e daini non si conservano tracce nella memoria perché sono scomparsi ormai da tantissimi anni per effetto della antropizzazione della montagna. Così come anche sono scomparsi da diversi decenni i grandi avvoltoi che liberavano il terreno dalle numerose carcasse di animali da allevamento morti a causa di epidemie o di stenti. Nelle praterie e garìghe montane delle fasce sommitali di Conca Giuanni Fais, di Monte Muggianeddu, Punta Perdu Arbes e Punta Muscurida, caratterizzate da un paesaggio dominato da bassi cespugli spinosi, erbe aromatiche e affioramenti rocciosi, è facile osservare una quantità di piccoli passeriformi: il culbianco e il codirossone in modo particolare. La pernice sarda, praticamente ubiquitaria, rifiuta solo gli ambienti eccessivamente boscati e chiusi mentre la quaglia nidifica con discrezione e gran cautela nelle praterie estese e solitarie delle cime montane. Fra i rettili i più comuni e abbondanti sono sicuramente alcuni sauri, ed in particolare alcune specie di lucertole, ma non mancano serpenti ed anfibi.

Ma è la fauna delle grandi formazioni boschive e dei campi aperti che annovera il maggior numero di specie. Ghiandaie, tordi, merli, pettirossi, picchi rossi maggiori, succiacapre, cinciallegre, cince more e cinciarelle, colombacci e tortore. Tra i rapaci si segnalano lo sparviero di Sardegna e l’Astore sardo (Accipiter gentilis arrigonii). Raro ma presente nelle alture rocciose è il falco pellegrino mediterraneo. Ma il rapace diurno più frequente e facile da osservare per la sua relativa confidenza con l’uomo è sicuramente la poiana di Sardegna gran cacciatore di ratti, topolini selvatici, insetti e rettili. Fra i rapaci notturni, risultano abbastanza diffusi la civetta, , chiamata in zonaTzonca, l’assiolo ed il candido barbagianni, Sistoìa. Ilcinghiale, grazie alla sua adattabilità ai diversi ambienti ed alla grande ricchezza di castagne, nocciole, noci e ghiande di cui va ghiotto è diffusissimo in tutti i boschi di Tonara. Alquanto diffusa la volpe, margiane, e non di rado si può incontrare la donnola, s’orruca e mela mentre è ormai assai rara la martora, S’Isbirru .

 

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