L’ODIERNA SITUAZIONE ECONOMICA

 

L’economia del paese risente naturalmente delle difficoltà che colpiscono le aree interne della Sardegna. In particolare l’allevamento è scarsamente sviluppato e praticato ormai  da pochi, e delle attività artigianali l’unica ad essere cresciuta significativamente è la lavorazione del torrone. Un settore di nicchia è la produzione dei campanacci e quella dei tappeti, nonchè l’intaglio del legno, la sartoria e la pasticceria. Altre attività artigianali come la lavorazione del ferro e del legno non hanno avuto particolare evoluzione. Tra i nuovi settori certamente il turismo è quello che sembra avere migliori prospettive e naturalmente è presente il settore del commercio, che è stato tradizionalmente sempre abbastanza importante. Sono completamente scomparsi vecchi mestieri artigiani come la costruzione dei laterizi, la costruzione di carri di legno, la lavorazione del pellame, la produzione del carbone. Un altro settore tradizionale come la lavorazione del legno ha subito una grossa battuta d’arresto per la crisi mineraria e per la trasformazione delle linee elettriche e telefoniche che non si servono ormai più dei pali in castagno. Sopravvive solamente la produzione della legna d’ardere.  Per contro, la maggiore attività legata allo sfruttamento dell'area boschiva, circa l'80% dell'intero territorio comunale, è legata oggi al rimboschimento.

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