(liberamente adattato)
Per moltissimi anni il paese di Tonara è rimasto identico a se
stesso; la sua popolazione distribuita nei quattro rioni di Arasulè, Toneri, Teliseri
e Ilalà si dedicava prevalentemente ai lavori pastorali e agricoli. Ogni rione,
forse a causa della distanza che lo separava dagli altri, aveva una propria
organizzazione interna che spesso si traduceva in vera e propria autonomia
economica. La distanza tra i diversi rioni e l'autonomia economica degli stessi
furono probabilmene all'origine di quel reciproco atteggiamento ostile che
avevano le persone che abitavano nei diversi rioni. Qualcosa cominciò a
cambiare nel periodo tra il 1875 e il 1890 dopo la costruzione della strada
provinciale e dopo che venne completato il tronco ferroviario Cagliari -
Sorgono. E' innegabile infatti che quel periodo abbia rappresentato per Tonara
un punto di svolta verso un'economia più favorevole, legata soprattutto allo
sviluppo del commercio del torrone e dei prodotti locali, che andò affermandosi
già a partire dai primi anni del Novecento. Ma, se da una parte si andò verso
forme di attività più redditizie, dall'altra contribuì ad isolare ulteriormente
i rioni che potremmo definire
"agricoli", cioè Toneri, Teliseri e Ilalà rispetto al rione di
Arasulè caratterizzato principalmente da un'economia pastorale. L'elevato
reciproco isolamento dei rioni tra
otto e novecento è confermato anche dai risultati dell'analisi condotta sugli
atti di matrimonio del comune di Tonara tra il 1879 e il 1925. Il rione più
marginale di Tonara fu sicuramente Ilalà che venne completamente abbandonato
dai suoi abitanti nel 1930; le famiglie che qui vivevano si spostarono in altri
rioni, soprattutto in quello di Teliseri. Inoltre dal 1930 anche gli abitanti
di Toneri cominciarono ad abbandonare le contrade periferiche per stabilirsi
nei vicinati più interni. Col trascorrere degli anni infatti, le contrade periferiche di Morù e soprattutto di Cartuzzè,
un tempo completamente abitate, sono state abbandonate ed in parte trasformate
in orti. Contemporaneamente all'abbandono delle zone periferiche, si è
assistito all'espandersi di Toneri verso Nord e alla sua saldatura con Arasulè
tramite la strada provinciale. Intanto Teliseri rimaneva sempre più isolato.
Sino a quel periodo ogni persona di Tonara viveva quasi esclusivamente
all'interno del proprio rione. Il salto vero e proprio verso una completa
integrazione si è avuto solo dopo il secondo dopoguerra, quando crebbero
d’importanza i due vicinati che delimitavano Arasulè a Sud, cioè S'istradoneddu
e Sant'Antonio. Fu in queste zone infatti che si insediarono la maggior parte dei negozi e dei
luoghi pubblici cioè scuole, comune,
ambulatorio medico, ufficio postale, farmacia, caserma, giornalaio ecc.. Da
quel momento in poi è a quest’area
che si fa principalmente riferimento per gli acquisti e gli incontri,
diventa questo il vero centro del paese. E fu proprio in quegli anni che
l'abitato di Tonara iniziò ad estendersi verso la zona chiamata Su Pranu,
inizialmente con costruzioni abusive. Su Pranu venne ufficialmente dichiarata
zona fabbricabile dal piano regolatore del 1957 che ammetteva "solo
costruzioni a carattere residenziale con possibilità di impianti
artigianali". In effetti le nuove costruzioni di quest’area si
diversificarono rispetto alle costruzioni presenti nei rioni storici: case addossate le une alle altre
disposte in due file parallele separate da stradine il più delle volte molto
strette nei vecchi rioni, case costruite, invece, con maggiore cura
architettonica nel nuovo rione. La maggior parte delle costruzioni di Su Pranu
infatti, hanno un piccolo cortile, il garage e la cantina al piano terra e gli
appartamenti nei piani superiori. Anche le strade sono considerevolmente più
larghe rispetto agli altri rioni. Il suddetto rione nel corso di circa trent'anni si è completamente popolato,
ed il suo popolamento è avvenuto a spese dei rioni storici e soprattutto a
spese di Toneri che dagli anni Settanta in poi ha visto molti dei suoi
abitanti, tra i quali parecchi ambulanti di Torrone, anche grazie al buon
tenore di vita raggiunto con questa attività, abbandonare le loro piccole case
e trasferirsi nei nuove e confortevoli costruzioni. Per Toneri, e in modo più
marcato per Teliseri che è sempre stato il rione meno popolato del paese, dopo
Ilalà, la nascita e la crescita di Su Pranu hanno determinato dapprima un
rallentamento delle attività commerciali esistenti al loro interno e
successivamente la completa chiusura delle stesse. Già da diversi anni a
Teliseri ed a Toneri non ci sono più negozi. Solo trenta anni fa invece c'erano
quattro negozi di generi alimentari, due bar, una rivendita di dolci e la
fabbrica del Torrone. Anche Arasulè nel corso degli anni ha visto molti dei
suoi abitanti trasferirsi a Su Pranu. Nonostante questo però gli abitanti di
Arasulè mantengono ancora alcuni esercizi commerciali. Da quando molti abitanti
dei vecchi rioni si sono trasferiti a Su Pranu, i rapporti di vicinato che
avevano molta importanza per le persone del paese, hanno perso d'intensità e si
sono ridotti a semplici scambi di informazioni e con rapporti più distaccati.
Dall'altra si sono intensificati i rapporti tra le persone dei diversi rioni.
Oggi infatti, e differenza del passato, i giovani e i bambini stringono
amicizia indipendentemente dal rione in cui vivono, si può infatti affermare
senza tema d’errore che si sia arrivati ad una completa integrazione tra tutte
le aree del paese. Un ruolo
fondamentale in questo processo di integrazione lo ha avuto sicuramente la
scuola; è a scuola infatti che i bambini dei diversi rioni instaurano un
rapporto di amicizia che poi coltivano anche fuori. A Tonara, soprattutto gli
anziani, i quali hanno vissuto una realtà completamente diversa, si rendono
conto di come siano effettivamente cambiati rispetto al passato i rapporti tra gli abitanti della comunità.